L'atro giorno, a Genzano, è stata divelta la statua della madonnina all'incrocio tra la via Appia e la Via Nemorense e a poche ore di distanza deturpata la statua di San Francesco in viale Mazzini. Danneggiata anche la statua della Madonnina degli scout in piazza Mocchetti. Atti vandalici sconcertanti che hanno suscitato l'immediata condanna del sindaco Gabbarini.
Dichiara Giovanni Libanori: "In
relazione agli atti vandalici, verificatisi a Genzano nella notte tra
sabato e domenica scorsi, nei confronti di alcune statue sacre,
esprimo la mia piú profonda indignazione per azioni che assumono un
carattere di ancora maggiore gravità, giacché sconfinano anche
nella blasfemia. Voglio, inoltre, esprimere la mia solidarietà a
tutta la comunità cattolica genzanese a cominciare dal parroco Don
Pino Continisio, fondamentale punto di riferimento per la comunità
locale. Ritengo improrogabile che il comune, le forze dell'ordine e i
servizi sociali, concertino delle iniziative congiunte per prendere
le opportune contromisure, volte a tutelare l'intero territorio
castellano ed i suoi cittadini da questi atti teppistici che
potrebbero nascondere anche delle problematiche di disagio sociale
piú profonde. Atti blasfemi come quelli in questione non si erano
mai verificati nel nostro territorio, un territorio ricco di un
patrimonio storico-culturale la cui tutela e valorizzazione deve
essere un impegno imprescindibile per l'amministrazione comunale".
Giovanni Libanori è consigliere comunale di Nemi ed esponente
dell'Udc dei Castelli Romani.